Comunicato del 13 ottobre 2020 – La Riforma dell’Ippica

Cari Allenatori,

la Direzione Nazionale rende noto quanto emerso dalla riunione del 9 ottobre 2020, come da verbale n.32.

Sono stati posti all’ordine del giorno i seguenti punti:

  • Riunione di confronto e di approfondimento sulle possibili azioni da attivare per il rilancio del settore dell’8 ottobre 2020 presso il Mipaaf;
  • Varie ed eventuali.

La seduta si è aperta illustrando quanto emerso dalla riunione di confronto e di approfondimento sulle possibili azioni da attivare per il rilancio del settore dell’8 ottobre 2020 presso il Mipaaf.

In primis il Presidente ha sottolineato un aspetto molto importante. Tale incontro, che doveva avere una natura di confronto e di approfondimento è stato, in realtà, una riunione informativa avente ad oggetto la riforma del settore ippico. Quanto presentato dal sottosegretario alle Politiche agricole con delega all’ippica, Giuseppe L’Abbate, non lascia spazio a modifiche o integrazioni.

La cornice normativa, rispettando le parole del Sottosegretario, dovrebbe avere approvazione già con la prossima legge di Bilancio per far partire, dunque, dal 1° gennaio 2021.

Tra i punti di forza della riforma presentata sono stati elencati:

  • Controllo amministrativo e contabile che non può più sottostare alle rigide regole della Pubblica amministrazione;
  • Definire risorse certe e stabili per pianificare strategie di sviluppo di lungo periodo;
  • Garantire misure di tutela, previdenziali e assistenziali dei lavoratori ippici;
  • Valorizzazione dell’ippica come sport e delle organizzazioni professionali che ne sono protagoniste;
  • Regole chiare e avvio di una strategia di politica sportiva attraverso una governance in mano agli ippici che trovano una nuova casa, persa con la soppressione dell’Assi/Unire, all’interno del ministero dello Sport.

 

Al ministero delle Politiche agricole rimarrebbero le competenze specifiche per le peculiarità di questo dicastero, ovvero la valorizzazione e lo sviluppo dell’attività zootecnica con funzioni di indirizzo politico e di programmazione e controllo. Si occuperà dell’incremento delle razze equine da competizione, dei piani pluriennali allevatoriali, dello sviluppo dell’ippicoltura e della tutela del benessere equino, dell’incolumità dei cavalli e del contrasto al doping.

All’organismo unico in seno al ministero dello Sport nascente andranno attribuzioni operative e di servizio, divenendo il fulcro strategico per il futuro del comparto ippico quali organizzazione corse e calendari; riconoscimento delle società di gestione ippodromi e valutazione impianti per il concorso al finanziamento; tesseramento categorie professionali; controllo disciplinare, regolamentazione tecnica e vigilanza sulle corse; promozione dell’impiego del cavallo; tutela del benessere del cavallo; coinvolgimento culturale ed agonistico al mondo del cavallo; formazione e aggiornamento operatori ippici professionali e amatoriali e degli addetti al controllo disciplinare delle corse.

Tale organismo unico avrà la veste giuridica di una Federazione Sportiva riconosciuta dal CONI, autorità di disciplina, regolazione e gestione delle attività sportive nazionali.

Il Presidente, in più interventi, ha evidenziato al Sottosegretario le problematiche circa il paventato passaggio al CONI e tutte le paure del settore legate alla possibilità di vedersi ridurre le risorse complessive destinate al montepremi. Il settore non sarebbe pronto ad accettare nessuna, seppur piccolissima, nuova riduzione.

Il sottosegretario ha rassicurato la platea asserendo che le risorse non solo non saranno modificate, ma che le stesse aumenteranno. L’Onorevole ha poi comunicato che a brevissimo divulgherà il testo della riforma.

Dopo ampia discussione sul tema, la DN ritiene indispensabile leggere il testo della riforma prima di esprimere giudizi.

 Il Presidente

Dott. Ottavio Di Paolo

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