Comunicato del 2 marzo 2019 – Interruzione di Servizio Pubblico

Cari Associati Allenatori,

vi rendo noto circa posizione di ANAG in seguito al comunicato fatto da HIPPOGROUP ROMA CAPANNELLE SRL, datato 1/03/2019 “RISCONTRO A NOTA PROT. N. EA/2252 DEL 22 FEBBRAIO 2019”.

Si rende necessario fare doverosa chiarezza:

Nel NUOVO REGOLAMENTO IMPIANTI SPORTIVI ROMA. L’art 22, comma 4° a cui si appella HIPPOGROUP recita:

“Con riferimento alle concessioni scadute, nelle more dell’espletamento delle procedure per l’affidamento in concessione dell’impianto sportivo, qualora nel periodo successivo alla scadenza siano stati rispettati gli obblighi previsti dalle leggi e dai regolamenti vigenti, al concessionario si applica il canone previsto dal contratto di concessione scaduto debitamente rivalutato.”

Analizzando tale articolo si evince chiaramente che la richiesta fatta il giorno 1/03/2019 dalla HIPPOGROUP circa la possibilità di una risposta dal Comune sulla sua istanza ex art 22 comma 4 risulta essere superflua. Il Comune non ha alcuna potestà-discrezionalità nell’applicazione del canone previsto dal contratto di concessione scaduto.

Se la HIPPOGROUP rientrerà nei requisiti di quel comma avrà chiaramente il diritto a quel canone. E’ palese che la HIPPOGROUP ha il timore di perdere il giudizio pendente previsto nel 2020 sulla determinazione del reale canone da applicare.

L’Ing. Pautasso, come dichiarato pubblicamente nella trasmissione IPPICA DOMANI del 1/03/2019, ha il timore di incorrere in una BANCAROTTA FRAUDOLENTA se la SRL che rappresenta, nel 2021, fallirà a cagione della sopravvenienza dei 4 e + milioni non pagati per il biennio in contestazione. Si sottolinea che tale ipotesi però si prefigurerebbe anche se la HIPPOGROUP non continui la sua attività.

E’ anche vero quanto è emerso nella trasmissione di UNIRE TV che HIPPOGROUP ha ottenuto ed incassato dal Dicastero x Convenzione 12 Milioni annui e forse più in passato (basta osservare i BILANCI depositati) e che oggi la cifra è scesa da 12 a 4 milioni annui. Si ritiene quindi che la HIPPOGROUP SRL tema che il Tribunale civile la condanni comunque ha pagare un terzo del canone allora concordato.

Ciò posto, la Direzione Nazionale ANAG ritiene che la HIPPOGROUP deve tornare a gestire l’impianto di Roma Capannelle, altrimenti incorrerà in evidente INTERRUZIONE DI PUBBLICO SERVIZIO.  Ove nel caso ciò non avvenisse la DIREZIONE NAZIONALE ANAG  procederà con un provvedimento cautelare davanti al TRIBUNALE nei confronti di HIPPOGROUP.

Tutti gli OPERATORI ippici devono, a nostro avviso,  mantenere fisicamente la possibilità di accesso ai BOX ed alle PISTE ed i cavalli devono rimanere nei loro BOX.

Il tutto si prefigurerebbe in DETENZIONE QUALIFICATA, conseguente al fatto che, riteniamo, la LOCAZIONE o COMODATO che dir si voglia delle scuderie proseguirà con il COMUNE.

Tutto il discorso che precede giustifica, a nostro avviso, il continuare da parte di tutti gli OPERATORI circa la fruizione dell’IMPIANTO.  Tale FRUIZIONE è comunque l’esercizio di un DIRITTO, quello di SCIOPERARE nel proprio luogo di lavoro, in attesa che il DATORE di LAVORO, che è in questo caso il MIPAAFT, venga con i suoi funzionari per organizzare le corse (è un OBBLIGO) e che il COMUNE prosegua sin da oggi la manutenzione in efficienza dell’impianto. Vi è obbligato in base al suo Regolamento che all’art 1 recita:

“Gli impianti sportivi di proprietà di Roma Capitale sono destinati ad uso pubblico e costituiscono servizio pubblico e risorsa strumentale per il perseguimento di obiettivi sociali a sostegno della collettività. Il presente regolamento indirizza e regola la gestione degli impianti sportivi, secondo i criteri di efficacia, efficienza ed economicità, al fine di garantire una corretta e regolare gestione e manutenzione delle strutture ………………………”

La nostra ASSOCIAZIONE ha un titolo POZIORE nell’affidamento dell’impianto o quantomeno nella GESTIONE condivisa con il COMUNE DI ROMA dello stesso.

Per chiarimenti e delucidazioni sui percorsi da eseguire si rende necessaria e doverosa una riunione aperta anche a tutti gli operatori ippici interessati che vedono lesi i propri diritti con la mancata riapertura dell’Ippodromo di Roma Capannelle.

Per una corretta organizzazione, sarà mia cura comunicare, in tempi brevi, luogo, data e orario della riunione.

Il Presidente

Dott. Ottavio Di Paolo

 

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