Comunicato del 1 marzo 2019 – Crisi del Galoppo Romano

Cari Associati Allenatori,

vi rendo noto, in seguito alla riunione della Direzione Nazionale circa la posizione assunta dalla nostra associazione riguardo alla “Situazione Capannelle”.

Il giorno 28 del mese di febbraio dell’anno 2019, alle ore 12:30, si è riunita la Direzione Nazionale (in avanti DN) per trattare i seguenti argomenti posti all’ordine del giorno:

  • Crisi del Galoppo Romano e Nazionale all’IPPODROMO DI ROMA CAPANNELLE e modificazione del calendario nazionale a seguito del D.M. n.13674 del 27/02/2019.

La DN è stata chiamata a  discutere su detto tema per decidere la linea da seguire e da comunicare a MPAAFT, COMUNE di ROMA e HIPPOGRUOP SRL,  per risolvere il problema della asserita chiusura di CAPANNELLE e per evitare l’esecuzione del DECRETO Prot. n. 13674 del 27/02/2019 del Direttore Generale dr ABATE del MIPAAFT, nella parte in cui  sposta giornate di corse al galoppo,  compresi due CORSE Listed, Circo Massimo e Natale di Roma, e la corsa HPC Cloridiano, trasferendo queste a  Milano Galoppo,  giustificando ciò,  si legge in detto decreto, col “PROLUNGARSI DELLA CHIUSURA DELL’IPPODROMO DI ROMA CAPANNELLE”.

La DN ha deciso di inviare MISSIVA PEC in die a MPAAFT, COMUNE di ROMA e HIPPOGRUOP SRL, significando loro quanto segue:

Dal sito del COMUNE di ROMA consta il seguente attendibile comunicato del Comune:

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Capannelle, Roma Capitale accoglie la proposta di Hippogroup

Tematica: Sport

22 febbraio 2019

Gli uffici del Dipartimento Sport e Politiche Giovanili, a seguito dei diversi incontri durante il tavolo tecnico instaurato con l’attuale gestore dell’impianto di Capannelle, hanno redatto una proposta di risoluzione che accoglie le richieste della Hippogroup sul pagamento ridotto dell’indennità di occupazione.

La cifra di 66mila euro, finora corrisposta, è, pertanto, quella che la Hippogroup potrà proseguire a versare nelle casse di Roma Capitale così come da lei stessa richiesto da mesi, a valere però, va specificato, come acconto dell’eventuale importo maggiore che il Tribunale Civile di Roma potrebbe determinare a seguito della prossima udienza fissata per il 6 aprile 2020.

La stessa Hippogroup, infatti, ha impugnato al Tribunale la nota di richiesta di indennità di occupazione chiedendo al Giudice di determinare l’importo dovuto; Roma Capitale, quindi, accetta temporaneamente la cifra di € 66mila lasciando al Giudice stesso la determinazione finale dell’importo corretto.

Ora si resta in attesa di ricevere una risposta da Hippogroup, per quanto riguarda l’Amministrazione si è davvero fatto tutto quanto possibile per cercare una risoluzione al problema.

“La controproposta di Roma Capitale accoglie le richieste del gestore di pagare un’indennità ridotta, con alcune condizioni da rispettare. L’Amministrazione ritiene che, a questo punto, non sussista più impedimento alcuno ad accettare la proposta e quindi richiede di riprendere al più presto le corse, di mantenere gli attuali livelli occupazionali, di procedere al reintegro del personale licenziato e di assicurare una continuità dell’attività ippica e degli eventi collaterali che ogni anno si svolgono nell’ippodromo. Abbiamo veramente fatto di tutto per preservare Capannelle, il nostro unico desiderio, come sempre detto e ribadito, era non far chiudere l’impianto, portare avanti l’ippica nella Capitale e far sì che tutti i dipendenti di Hippogroup e tutti gli operatori economici del settore potessero mantenere la propria posizione lavorativa. Ora aspettiamo le decisioni della società, di più veramente non avremmo potuto fare: la palla sta a loro, ci aspettiamo responsabilità e la voglia di continuare a tenere aperto e attivo l’ippodromo”, conclude l’Assessore allo Sport, Politiche Giovanili e Grandi Eventi Cittadini Daniele Frongia  .

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Ciò posto:

1)  Si invita HIPPOGRUOP SRL a continuare la GESTIONE dell’IPPDROMO CAPANNELLE assicurando la funzionalità delle strutture deputate all’ALLENAMENTO ed alla CORSA dei PUROSANGUE,  subito, dando riscontro immediato a questo invito,  significando che in difetto di ciò e di ancora sua pretesa “chiusura” di CAPANNELLE, rectius di sua “omessa gestione”, questa DN di ANAG: denuncerà l’omissione a chi di dovere;  occuperà l’impianto ivi SCIOPERANDO a tutela del DIRITTO al LAVORO degli ASSOCIATI;  farà ricorso al GIUDICE CIVILE ex art 700 cpc per ovviare al danno grave ed irreparabile ai suoi ASSOCIATI ALLENATORI derivante dall’OMESSA gestione di CAPANNELLE con contestuale richiesta di RISARCIMENTO DANNI a HIPPOGROUP SRL e personale ai suoi AMMINISTRATORI.

2) Si invita l’On.le COMUNE di ROMA ad applicare il suo REGOLAMENTO dei BENI COMUNALI di ROMA – CC 5625 del 1983, allegato – e per l’effetto del suo art 1 penultimo comma a REVOCARE ex abructo, in autotutela,  la concessione a HIPPOGRUP SPA di CAPANNELLE, accertato che la stessa società non utilizza CAPANNELE per “IL SODDISFACIMENTO DEL PUBBLICO INTERESSE”.  Bensì utilizza la minacciata chiusura di CAPANNELLE per ottenere una variazione del canone pattuito, che, qualunque esso sia, non può mai giustificare il venir meno della RATIO della CONCESSIONE PUBBLICA de qua che è quella di soddisfare, non l’interesse del Concessionario, ma quello pubblico a che l’ippodromo romano, come tale, funzioni, come sempre è stato da 80 e più anni sino ad oggi, senza interruzione, se non quella che oggi illogicamente, illegalmente ed illegittimamente si profilerebbe.

3) Si invita l’On.le Comune di Roma in persona del Sindaco, REVOCATA la CONCESSIONE ut supra, di dare CAPANNELLE, ai sensi del REGOLAMENTO COMUNALE – CC 202 del 1996, che si allega – in CONCESSIONE TEMPORANEA, per quanto riguarda gli ambiti IPPICI, a questa  ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALLENATORI GALOPPO, che è in grado di gestirli senza scopo di lucro e per il solo fine di continuare l’attività IPPICA, sino a quando a norma di legge sarà individuato il nuovo CONCESSIONARIO all’esito della relativa procedura pubblica.

Questa ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALLENATORI GALOPPO, giusta il suo STATUTO che si allega, ha TITOLO PREFERENZIALE all’ASSEGNAZIONE immeditata ai sensi dell’art 2, punto b) di detto REGOLAMENTO (“LE ASSOCIAZIONI DOVRANNO SVOLGERE LE ATTIVITA’ CHE COSTITUISCONO IL LORO FINE”), essendo nel suo fine statutario lo svolgimento delle attività ippiche necessarie a garantire il LAVORO degli ASSOCIATI.

4) Si invita, anche alla luce di quanto precede, l’On.le MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI FORESTALI E DEL TURISMO a revocare il suo DECRETO del 27/02/2019, di cui sopra,  nella parte che sposta giornate e corse di MARZO dall’IPPODROMO LE CAPANNELLE in ROMA,  ed a ricollocarle a ROMA,  posto che difetta il PRESUPPOSTO in FATTO che avrebbe giustificato lo spostamento, ossia l’asserito “PROLUNGARSI DELLA CHIUSURA DELL’IPPODROMO DI ROMA CAPANNELLE”.

La detta CHIUSURA, infatti,  sarebbe nelle sole intenzioni di HIPPOGROUP SRL, illegali ed illegittime se esistenti, per i motivi su esposti.

Esse intenzioni sono in ogni caso irrilevanti ai fini delle determinazioni di codesto DICASTERO in tema,  posto che, giusta D. LGS. 449 1999 art 1 e 2, garanti dell’INCREMENTO RAZZE EQUINE, e L 154/2016, art 15, imponente allo STATO:  “ La stabilità degli attuali livelli di gettito da destinare al finanziamento della filiera ippica”, il MIPAAFT forgia il CALENDARIO  per le esigenze della FILIERA IPPICA, che qui in centro ITALIA non ha visto scomparire l’IPPODROMO CAPANNELLE,  il quale, anzi, è tutt’oggi occupato da più di 700 cavalli coi suoi uomini che li accudiscono ed allenano.

Il MIPAAFT deve comandare il suo CALENDARIO a soddisfazione di tale realtà ippica ROMANA e per perpetuare la tradizione del GALOPPO nella capitale che è patrimonio non solo REGIONALE, ma NAZIONALE ed INTERNAZIONALE.

Se poi HIPPOGROUP SRL si rifiuta di ESEGUIRE il CALENDARIO, farebbe ad avviso di questa ASSOCIAZIONE “INTERRUZIONE DI PUBLICO SERVIZIO” ed il giorno dopo deve essergli revocato il RICONOSCIMENTO di SOCIETA’ di CORSE a norma del REGOLAMENTO CORSE al GALOPPO. Per il giorno successivo, in esecuzione del CALENDARIO con giornate e corse a CAPANNELLE,  si formula istanza affinché l’On.le MIPAAFT si pregi di dar la CONCESSIONE temporanea come SOCIETA’ di CORSE a  questa ASSOCIAZIONE, perché privilegiata nell’affidamento del bene CAPANNELLE, ut supra.

In difetto di quanto sopra, che ci si auspica sia realizzato subito per il bene di CAPANNELLE, compresa il proseguo nel suo ruolo di HIPPORGROUP SRL,  l’ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALLENATORI GALOPPO ricorrerà anche nei confronti delle On.li PP.AA. contro i mancati provvedimenti che si ritengono dovuti senza dilazione e contro quello modificatore del calendario, con ISTANZE CAUTELARI e contestale richiesta di RISARCIMENTO DANNI per lesione di INTERESSI LEGITTIMI, evocando in giudizio gli AGENTI della p.A.,  ex art 28 della Costituzione.

Il Presidente

Dott. Ottavio Di Paolo

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